15 novembre 2024 - Grande partecipazione al Cinema Al Corso di Reggio Emilia, dove si è tenuta l'Anteprima Nazionale del film documentario "Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi". Il pubblico ha accolto con 4 minuti di applausi la proiezione del film che celebra la vita e il coraggio di figura simbolo della Resistenza italiana nel giorno dell'Ottantesimo Anniversario dalla sua scomparsa. "Questo film ha un grande senso morale ed un grande senso etico perché stiamo parlando di una donna educatrice che ha scelto di donare ai figli l'istruzione come scelta di libertà. Di questo ne sono molto orgoglioso e sono felice di essere qui a Reggio Emilia per questa Anteprima Nazionale." ha dichiarato Marco Mazzieri, regista del film. Albertina Soliani, Presidente dell'Istituto Alcide Cervi, ha sottolineato l'importanza di raccontare la figura di Genoeffa: "Penso a quel giorno, il 14 novembre di ottant'anni fa; non capiremo mai abbastanza il dolore infinito di questa famiglia. Sapete che c'è il film sui sette fratelli Cervi, adesso c'è il film su Genoeffa, una cosa assolutamente nuova nella memoria e nella storia. Significa tantissimo." La trama del documentario, scritto da Lorena Ravanetti e prodotto da Aleo Film S.r.l., offre una prospettiva inedita sulla Resistenza italiana, mettendo al centro la figura delle donne contadine, spesso dimenticate nella narrazione storica. La storia viene raccontata attraverso un’intervista impossibile tra una giovane ricercatrice dell’Istituto Cervi (interpretata da Maria Vittoria Dallasta) e Genoeffa Cocconi (Lucia Vasini), in un dialogo tra passato e presente, arricchito da materiali d’archivio, animazioni e testimonianze illustri tra cui Fiorella Mannoia, la regista Liliana Cavani e la scrittrice Premio Campiello Benedetta Tobagi. Durante la serata è stata anche consegnata una targa speciale da parte dell'Associazione Donne in Campo alle attrici Lucia Vasini, Maria Vittoria Dallasta e alla sceneggiatrice Lorena Ravanetti. La portavoce dell'Associazione, Miriana Onofri (Presidente Donne in Campo Emilia-Romagna) ha dichiarato: "Vogliamo essere riconoscenti a Lucia, Maria Vittoria e Lorena per aver tessuto il filo di Genoeffa, di questa tela che sarà data in dote alle future generazioni."
Il film è stato realizzato con il supporto della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e grazie al sostegno di numerose realtà emiliane come la Fondazione Perez&Koskowska, CIA-Agricoltori Italiani, Donne in Campo, Parmigiano Reggiano, SPI CGIL Reggio Emilia, Iren S.p.A., Proges Cooperativa Sociale, CPL Concordia e Interconsul S.r.l. società benefit. Alessandro Leo, produttore del film, ha concluso la serata con un pensiero verso il futuro distributivo: "Momenti come questo, di ritrovo, per raccontare e vivere insieme la storia di una persona come Genoeffa che ha contribuito al bene della Repubblica italiana sono molto importanti. Io sono onorato di tutto questo, come produttore e come persona. Da fine 2024 saremo in tutte le città italiane con delle proiezioni evento, porteremo il film nelle scuole e ci sono delle belle cose in cantiere per il 2025."
Pubblichiamo l’intervento di Miriana Onofri, presidente regionale Donne in Campo, intervenuta in occasione dell'anteprima nazionale del film.
"Il film celebra la figura di Genoeffa Cocconi, madre dei fratelliCervi, simbolo di emancipazione nel mondo agricolo e promotrice del progresso culturale e sociale. L’opera è il risultato del lavoro appassionato e professionale del produttore Alessandro Leo, del regista Marco Mazzieri e della sceneggiatrice Lorena Ravanetti, i quali hanno contribuito a raccontare, con precisione e sensibilità, il ruolo fondamentale di questa donna nella storia italiana. Occorre riflettere sull’eredità lasciata da Genoeffa, che ottant’anni fa dedicò la sua vita all’agricoltura, alla famiglia e all’educazione dei suoi figli, con una visione di innovazione e sviluppo. Questa storia diventa occasione per celebrare anche il ruolo odierno delle donne imprenditrici agricole: in Italia sono più di 200.000 e, con il loro lavoro, coniugano produzione di cibo, tutela del territorio e valorizzazione delle tradizioni. Sottolineo come le donne siano protagoniste nell’attuazione degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, che riconosce la loro centralità nella sicurezza alimentare, nella sostenibilità e nella lotta alla povertà. Il 2026 sarà l’“Anno Internazionale delle Donne Agricoltrici”, dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a testimonianza dell’importanza del loro contributo nei sistemi agroalimentari e nella vita delle comunità. Questo riconoscimento si intreccia con la visione di Genoeffa e con il suo lascito alle generazioni future. Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del documentario e un omaggio a Genoeffa e a tutte le donne che, con coraggio e determinazione, hanno contribuito al progresso sociale e culturale. Le parole di Tina Anselmi, “Una donna che riesce, riesce per tutte le altre”, rappresentano il cuore di questa celebrazione, che vuole ricordare e trasmettere i valori di democrazia, forza e solidarietà".